L’Organizzazione Mondiale della sanità ha da tempo lanciato l’allarme sull’impatto globale delle malattie croniche.

Si definiscono cosi perché in generale iniziano in età giovanile, ma  richiedono anche decenni prima di manifestarsi clinicamente. Dato il lungo decorso, richiedono un’ assistenza a lungo termine, ma hanno anche diverse opportunità di prevenzione.

le malattie croniche sono le principali cause di morte e invalidità in quasi tutto il mondo, avendo un peso di circa il 40% nella globalità delle malattie. In Europa addirittura esse provocano l’86% dei morti e il 77% del carico di malattia

Quattro tra le più importanti malattie croniche, la malattia cardiovascolare, il cancro, la malattia polmonare ostruttiva e il diabete di tipo2 sono collegate da fattori di rischio comuni e modificabili collegati a erronei stili di vita come il fumo , consumo eccesivo di alcool, alimentazione sbagliata, sedentarietà e stress che portano a fattori di rischio intermedi come la pressione arteriosa alta, alti livelli di colesterolo e di glicemia  l’obesità.

Tra le malattie croniche ad alto impatto sulla popolazione, vista la loro diffusione, ci sono anche due malattie del cavo orale: la carie e la malattia parodontale. Oltre al  biofilm orale, anche in questo caso  la dieta, il tabacco e in parte l’alcool rappresentano i principali fattori di rischio per queste patologie

Per questo motivo molte Società scientifiche si sono mosse in attività di prevenzione congiunta promuovendo interventi di contrasto al rischio comune. E’questo il caso del documento congiunto Associazione medici diabetologi, Società italiana di diabetologia e Società italiana di parodontologia e implantologia . Il perchè di questa collaborazione è spiegato dai dati scientifici che hanno fatto emergere come il diabete si associ ad un aumento sia di prevalenza che di gravità della gengivite e della parodontite cronica, addirittura la malattia parodontale è considerata la sesta complicanza del diabete.

EVIDENZA SCIENTIFICA DELLA RELAZIONE DIABETE-PARODONTITE

Diabete e parodontite sono due patologie correlate a tal punto che è stata teorizzata una relazione a due vie: il soggetto con diabete ha una tendenza a sviluppare parodontite e un sogetto con parodontite ha una tendenza a sviluppare diabete

Diabete come rischio per la parodontite

I soggetti diabetici hanno un maggior livello di fattori che attivano la risposta infiammatoria, nei tessuti gengivali presentano prodotti di scarto del metabolismo degli zuccheri, inoltre si trovano alte concentrazioni di fattori responsabili di una ridotta produzione del collagene essenziale per l’integrità dei tessuti gengivali e altri responsabili del riassorbimento osseo .

Parodontite come rischio per il diabete

Soggetti affetti da malattia parodontale grave, seguiti per alcuni anni, hanno dimostrato nel tempo un aumento dell’emoglobina glicosilata . La tendenza all’iperglicemia è mediata dall’infiammazione sistemica elevata del soggetto affetto da parodontite. Nel soggetto diabetico la parodontite provoca un peggior controllo della glicemia e aumentato rischio dello sviluppo delle complicanze del diabete

Nei pazienti diabetici con malattia parodontale trattata e quindi con riduzione dell’infiammazione migliora anche il controllo glicemico. La letteratura ha evidenziato che il soggetto diabetico con malattia parodontale può essere trattato efficacemente e questo incide positivamente sul controllo glicemico e  sullo sviluppo delle complicanze diabetiche

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